È giunto a termine il nuovo difficilissimo viaggio dell’Aquarius: la nave è approdata a Malta, i migranti saranno smistati in cinque paesi.
È giunto a termine il nuovo viaggio della speranza della nave Aquarius, approdata al porto de La Valletta di Malta con il suo carico di 141 migranti. La nave dell’Ong aveva soccorso gli uomini in mare lo scorso 10 agosto, poi ha dovuto fare i conti con il lungo braccio di ferro tra i paesi europei che si è tradotto in una serie di No alle richieste di aiuto lanciate dall’equipaggio della nave, ormai quasi senza scorte di acqua e di cibo.
Aquarius: migranti in cinque paesi. E c’è il giallo Italia
I migranti saranno ora divisi tra Germania, Francia, Lussemburgo, Portogallo e Spagna ma resta il dubbio legato all’Italia. In un primo momento Malta aveva fatto sapere di aver ricevuto la disponibilità anche da parte del governo italiano, ora alle prese con la catastrofe di Genova che potrebbe aver spinto i vertici a cambiare strategia per quanto riguarda l’accoglienza delle persone soccorse dall’Aquarius. Proprio nelle ultime ore il governo di Malta ha fatto sapere che l’Italia accoglierà una quota di migranti, smentendo di fatto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Ma c’è preoccupazione per la situazione nel Mediterraneo
Il nuovo accordo raggiunto dai paesi europei non rappresenta però una soluzione stabile ed efficace al problema dell’immigrazione. Da Malta fanno sapere di aver aperto i porti all’Aquarius per poterle consentire di riprendere il mare e fare nuovamente rotta verso le coste della Libia, dove l’assistenza umanitaria è urgente e necessaria.
L’Unione europea è chiamata a trovare una strategia condivisa e sostenibile che possa consentire finalmente di affrontare e risolvere il fenomeno dell’immigrazione in maniera controllata e trasparente, combattendo così i trafficanti di vite umane che al momento non sembrano risentire della politica dura adottata dall’Europa.
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